Aeroporti più sostenibili grazie all'Istituto IRIDE

Il principio di sostenibilità  applicato alle infrastrutture aeroportuali

L’Istituto IRIDE annovera tra le sue più rilevanti specializzazioni l’ingegneria ambientale e con essa il controllo e lo sviluppo della sostenibilità nelle infrastrutture.
Questa attitudine viene declinata su molte tipologie di grandi opere come per esempio gli aeroporti, infrastrutture estremamente complesse che consentono all’Istituto di applicare molti dei principi di sostenibilità alla base della sua attività.
La prima esperienza in tal senso è stata con l’aeroporto di Roma Fiumicino: IRIDE ha partecipato al progetto e allo studio di impatto ambientale riguardante Fiumicino Sud, nodo centrale dell’evoluzione dello scalo, che ha portato al parere positivo di compatibilità ambientale (DM 236/2013).
Tale esperienza ha permesso a IRIDE di consolidare un metodo di lavoro di successo poi replicato presso altri importanti scali italiani tra cui Milano Malpensa, Bergamo, Milano Linate, Roma Ciampino, Venezia e molti altri sparsi sul territorio nazionale.

Le attività hanno riguardato per lo più azioni di permitting nel campo ambientale, ovvero gli studi di impatto ambientale e tutte le azioni connesse e conseguenti, come le verifiche di ottemperanza e/o le progettazioni ambientali.

Inoltre, per alcuni scali come quello di Brindisi, IRIDE ha svolto anche un’attività di elaborazione del piano di Sviluppo aeroportuale, lo strumento tecnico con il quale il gestore (nel caso specifico Aeroporti di Puglia spa) regola e conduce la concessione ricevuta da ENAC.

Grazie alla conoscenza delle esigenze e delle specifiche di ENAC in merito alla progettazione dei Piani di sviluppo e dei Masterplan aeroportuali, unitamente a quella degli aspetti che il MATTM affronta nella prassi istruttoria, IRIDE offre un supporto completo nel settore.
Uno dei punti di forza dell’Istituto è la redazione delle “Schede progettuali”, una nuova tipologia di documentazione condivisa con ENAC e MATTM che è stata applicata, tra gli altri, al Piano di sviluppo aeroportuale dell’Aeroporto di Lamezia Terme. Il documento “Approfondimenti progettuali” è composto da 11 schede che, unitamente agli elaborati grafici che le corredano, affrontano le infrastrutture airside (bretella di rullaggio, piazzali aeromobili, hangar aeromobili, hangar mezzi rampa) e quelle landside (aerostazione passeggeri, viabilità interna e aree parcheggio).

Interessante anche l’esperienza sperimentale, svolta con una convenzione non onerosa accesa nel 2011 con ENAC, per la definizione dei requisiti di sostenibilità e attuabilità del terzo polo aeroportuale del Lazio, a cui è seguito uno specifico incarico per poter supportare il medesimo Ente nella prima procedura di VAS che lo stesso ha iniziato nel 2015 e poi sospeso per una recente sostanziale modifica del Piano nazionale degli Aeroporti.