Mauro Di Prete al Remtech 2024: le sfide della sostenibilità ambientale dopo il PNRR e verso il green deal

L'intervento del Direttore tecnico Di Prete al Convegno OICE di Remtech 2024

Al Remtech di Ferrara, evento internazionale permanente specializzato sui temi delle bonifiche, coste, dissesto, clima, sismica, rigenerazione urbana, industria sostenibile, Mauro Di Prete, Direttore Tecnico dell'Istituto Iride, ha presentato una relazione dedicata alla progettazione infrastrutturale dopo il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). L'intervento ha evidenziato tre elementi prioritari per garantire sostenibilità e innovazione nelle nuove opere:

  1. Obiettivi di sostenibilità: ogni scelta infrastrutturale deve perseguire almeno uno degli obiettivi dell'Agenda 2030. Non bastano input tecnici o politici a guida dei progetti, ma è necessario che la sostenibilità sia il cuore di ogni iniziativa, dalla concezione all'attuazione.
  2. Coinvolgimento degli stakeholder: il coinvolgimento continuo degli stakeholder lungo tutto il ciclo di vita dell'opera è fondamentale per garantire un progetto condiviso, capace di rispondere alle esigenze della comunità e di durare nel tempo.
  3. Interventi di sostenibilità integrati: ogni infrastruttura deve includere misure di sostenibilità che ne amplifichino l'efficacia. Un esempio pratico è la creazione di infrastrutture che migliorino la viabilità riducendo la congestione del traffico e le emissioni. Misure di compensazione ambientale e interventi di mitigazione, come previsti dalla Valutazione di Impatto Ambientale (VIA), sono elementi essenziali per garantire un bilancio positivo in termini di impatto ecologico.

Di Prete ha poi illustrato l'importanza dell'Abaco degli Elementi di Transizione, uno strumento basato su schede di approfondimento attraverso le quali definire gli aspetti funzionali, tecnici ed economici, da inserire nei computi e nelle stime complessive, promuovendo una progettazione integrata sostenibile.

Un ulteriore tema chiave trattato è stato quello della Carbon Footprint: l'applicazione del Life Cycle Assessment (LCA) quantifica l'impatto ambientale e può significativamente ridurre le emissioni di CO2. L'Analisi di Economia Circolare rappresenta un altro passo importante verso la sostenibilità, incentivando il riutilizzo di materiali e il disassemblaggio selettivo al termine del ciclo di vita delle opere.

La valutazione complessiva di sostenibilità viene garantita attraverso l'Indice di sostenibilità complessivo ponderato (ISCP), che permette di analizzare i diversi macro-obiettivi del progetto, bilanciando le necessità sociali e ambientali.

Con questo approccio, la progettazione infrastrutturale punta a un futuro più sostenibile e rispettoso delle risorse, assicurando che le opere siano allineate con gli standard globali di sostenibilità e resilienza.